forse sono solo le pare di un'adolescente..., ... ma temo di starmi ammalando

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zanathos
view post Posted on 23/11/2007, 21:24




care ragazza,
prima di tutto volevo farvi i complimenti per il forum, perchè la grafica è stupenda, ma soprattutto perchè è l'unico che ho trovato (anche se forse non ho cercato abbastanza) dove si parli dei disordini alimentari in maniera "shalla", mi spiego meglio: ci sono forum nei quali se sei malata o presenti i sintomi ti trattano come un caso da manicomio, o, ancora peggio, ti sfottono, ti danno della ragazzina idiota che pensa solo a somigliare alle modelle (possono avere ragione in alcuni casi, in altri c'è sotto qualcosa di più del semplice aspetto fisico); altri nei quali ti dicono che hai ragione e che essere magre da far schifo e l'unico modo per non essere delle fallite, i cosiddetti "pro-ana" o "pro-mia".

ho 16 anni, vorrei raccontarvi la mia storia, non per esibizionismo, s'intende, ma perchè ho paura, una paura fottuta di rimanerci sotto, a "cosa" immagino lo abbiate capito; e perchè spero che leggendo questo, altre persone che meditano di iniziare a digiunare capiscano che non è la scorchiatoia per il successo, ma l'inizio della fine, scusate l'ossimoro.

non credo di essere malata nel corpo, ma sono quasi certa di esserlo nella testa.
il virus, questo schifoso verme che ti entra nella testa e si nutre della stima che hai in te stessa fino a diventare parte di te, a tal punto che alla fine non riesci a sopravvivere senza di lui, l'ho contratto molto presto, avrò avuto neanche dieci anni. ho detto bene quando dicevo che il "virus" è "entrato", perchè noi non nasciamo con il bisogno ossessivo di dimagrire, anzi, con quello di mangiare,invece, e di avere una riseva di grasso, non come tale, ma come "energia" tale da poter sopravvivere nel caso in cui massimo di cibo.
da piccina ero piuttosto magra, poi verso la terza/quarta elementare sono ingrassata (naturale sviluppo), lo dico così approssimativamente perchè io non me ne sono nemmeno accorta: la mia mente non lo concepiva come un problema.
ricordo solo che un giorno, spogliandomi mi sono guardata allo specchio e ho pensato "toh, guarda un po' come sono grassottella, vabbè, amen" e sono andata a giocare in cortile.
poi una mia amichetta, in quinta elementare, in un bel giorno di primavera, col sole e un vento leggero ma tagliente (questo-chissà come mai!!- me lo ricordo bene) venne da me e mi disse che tutti i bambini mi odiavano, perchè andavo bene a scuola e perchè ero grassa.
ora: a scuola ero brava anche se odiavo, e odio tutt'ora, studiare e non ero la classica secchiona antipatica che non suggerisce ed è scontrosa con tutti, in italiano ero particolarmente dotata al tempo, tanto che la mia maestra andava in giro a leggere i miei temi per le classi, ma non perchè le leccassi il culo, ma perchè i miei temi meritavano.
non me la sono presa con quella ragazzina, d'altronde, ambasciator non porta pena, come si dice; non me la sono proprio presa con nessuno, tranne che con me stessa ovviamente.
iniziai a non uscire più di casa, perchè pensavo di essere troppo grassa per gli altri, avevo una specie di fantasia in cui mi rifugiavo, oltre che nella tv e nel cibo, nella quale ero una ragazzina magra, magrissima e tutti mi volevano bene e mi desideravano, quella fantasia era la mia casa, mi nutrivo di quel sogno, stavo ore a fissare il vuoto, costruendo la storia di questa ragazza, che assumeva di volta in volta forma e nome diverso.
a volte ancora ci penso e mi pervade una sensazione di calore.
non avevo amici, non uscivo di casa, non parlavo quasi con nessuno e mi dicevo che sarebbe cambiato tutto presto, aspettavo- come dire?- "il colpo di scena" quello che succede nei film, quando tutto va peggiorando finchè all'improvviso arriva qualcosa che risolve la situazione e tutto finosce bene.
il colpo di scena non arrivava mai ed ero alle medie quando mi presi una bella cotta per il mio compagno di banco.
le medie furono l'apice della violenza psicologica che mi infliggeva il virus: per gli altri ogni ragione era buona per sfottermi, ovvio che contro di me non avevano nulla di personale, i bambini delle medie sono cattivi, si sa, hanno il loro modo distorto di divertirsi, ogni battuta mi bruciava in una maniera terribile, ogni allusione, ogni commento maligno... e loro vedevano che stavo male, e ci prendevano gusto e ci davano dentro.
solo che il ragazzino per cui mi presi una scuffia era diverso: non mi prendeva in giro ed era gentile con me, mi parlava come se fossi una sua pari, fottendosene del mio aspetto fisico, ma logicamente non si sarebbe mai innamorato di me, ed io lo sapevo bene, solo che, si sa, l'amore non lo puoi programmare, lui arriva, che tu lo voglia o no. ecco, io non lo volevo, perchè sapevo che l'unica ragione per cui ero tanto legata a lui era la sua gentilezza.
solo che era così bello alzarsi la mattina felice perchè sarei stata vicino a lui tutta la mattina, avrei guardato i suoi bellissimi occhi e avrei pensato che alla fine, anche se non potevo avrelo, anche se non potevo stare insieme a lui, anche se lui non sapeva, nè provava, quello che io provavo per lui, la vita era bella, perchè lui esisteva, e sembrava che qualcuno l'avesse messo lì proprio perchè io avessi un po' di felicità, dopo tanto tempo, lui era l'ora d'aria della mia prigione.
finchè ad un certo punto lui si accorse degli occhi con cui lo guardavo, senza che io gli dicessi niente, o lo assillassi più di tanto - infatti ero una presenta molto silenziosa, e lo sono tutt'ora, e tentavo di non fargli capire nulla- e mi disse semplicemente "ma la smetti di starmi appiccicata?".
ancora piango se penso a quel giorno e ancora mi perdo quando penso ai suoi occhi e al suo sorriso.
ci rimasi talmente male che decisi che sarei andata dove la gente è abbastanza civile da non curarsi solo dell'aspetto, un liceo classico.
la gente lì è talmente civile che oltre a non prenderti in giro, se non gli piaci, non ti caga proprio.
passai un anno in cui mi ricordo solo di pomeriggi interminabili a studiare, sabati sera passati davanti alla tv, un vuoto terribile nel cuore, la consapevolezza, o meglio, la convinzione che tutto derivasse dalla mia forma fisica (arrivai a pesare 70 kg per 158cm di altezza), il fatto che non avevo amici, il fatto che i ragazzi non mi guardassero.
ricordo che la mia vita andava avanti per inirzia e la sera, prima di addormentarmi, piangevo finchè non ero talmente stanca e gli occhi non mi facevano talmente male da crollare.
e insomma, a 15 anni non avevo ancora avuto il mio primo bacio e capii che il colpo di scena è prerogativa solo dei film e nella vita vera o ti arrangi da sola o resti nella tua merda, decisi che era il caso di darmi una mossa.
cominciai eliminando il superfluo: niente più porcherie fuori dai pasti, ed ecco che persi qualche chilo e quei jeans che prima mi stringevano tanto che la ciccia debordava da sopra i bottoni, ora mi andavano giusti.
eliminai colazione e merenda e mi comprai 3 paia di jeans taglia 44, ed ero così felice, tutti mi facevano i complimenti.
eliminai la cena, infine, ed ero così affamata che non riuscivo a reggermi in piedi, figuriamoci a studiare e a concentrarmi! avevo delle occhiaie grandi e grige sotto gli occhi, ero tremendamente pallida e avevo sempre freddo.
qualcuno mi chiedeva se mangiavo, i miei genitori mi dicevano di mangiare, senza esporsi troppo, senza troppo entusiasmo, i professori notavano "una certa stanchezza". fatto sta che da quei 70 passai a 60 e quando iniziai a non mangiare anche per giorni interi arrivai a 50.
ebbi le "esperienze" che volevo.
persi un anno di scuola perchè avevo troppa fame per studiare.
ovviavo al bisogno di cibo con le sigarette.
nessuno si è mai chiesto veramente se mangiassi o meno, nessuno a mai preso veramente in considerazione che io fossi anoressica, nessuno si è mai chiesto veramente perchè io abbia perso un anno di scuola: tutti mi hanno sempre visto come una ragazzina svogliata che, trovati gli amici e i ragazzi, ha pensato "ma chi me lo fa fare di ammazzarmi di studio?". io non l'ho detto a molte persone: per primo l'ho detto al mio migliore amico, ma lui aveva e ha tutt'ora problemi di altra natura dipendenti da sostanze relativamente naturli che assume, poi alla mia migliore amica, ma lei non sembra aver preso molto sul serio la cosa, in più ha avuto una storia piuttosto travagliata con un ragazzo e ho preferito non aggiungere i miei problemi ai suoi.
mi ha dato delle cose sensazioni, all'inizio, ricordo che quando pesavo 57 chili feci una corsa per prendere un autobus e sentii che 13 kili se n'erano andati, mi sentii leggera, libera.
le cose brutte sono troppe, però: ho perso tutta la stima dei miei genitori e non so cosa direbbero se sapessero tutta questa faccenda, ho iniziato col vizio del fumo, smagliature nei posti più impensabili, pallore, occhiaie, mal di testa, il dolore allo stomaco, lo schifo per me stessa, il fatto di vedermi grassa sempre e comunque, il freddo, la paura...................................................
quest'estate ricominciai a mangiare decentemente: la situazione è migliorata, i miei genitori hanno PIù O MENO accettato la bocciautra, a scuola va bene, la classe è migliore, io ho meno pare mentali.
finchè non mi accorgo di essere ingrassata di ben due chili. questo è successo un paio di settimane fa: appena metabolizzata la notizia (e mi ci sono voluti una buona decina di minuti) mi sono chiusa in bagno e senza volerlo, senza accorgermi, senza nemmeno pensarci sono scoppiata a piangere. non so per quanto tempo sia resta lì a frignare, solo che quando mi sono rialzata ero di nuovo malata.
pazientate ancora poche righe, se siete arrivate fin qui, lo so che la storia ha cominciato a tediarvi da un bel pezzo, mi dispiace!
ho ricominciato a digiunare, a sentirmi in colpa per ogni boccone ingoiato, talmente in colpa che domenica mi sono inginocchiata davanti al cesso e mi sono infilata il manico dello spazzolino in gola. ho mangiato poco e vomitato quasi tutto fino a questo pomeriggio, oggi mi sono abbuffata proprio come un maiale e poi ho vomitato e ho deciso che se non cerco aiuto ora, poi sarà troppo tardi.

grazie a tutte per la vostra attenzione, spero di non avervi annoiato troppo davvero.
un bacio
 
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Butterfly90
view post Posted on 21/8/2008, 15:07




Piccola, siediti e ascoltamia. Anch'io sono nella tua stessa situazione: essere bravi a scuola è qualcosa che sebra si debba scontare, prima o poi. Perchè? Non lo so, ma sembra che gli altri, invidiosi, trovino un qualche piacere nel prendersi la loro vendetta su di noi.
Tu dici di essere sempre stata brava e anche magra da piccola. Io purtroppo, magra non lo sono mai stata. A 15 anni pesavo 96 kg. Ricordo ancora il dolore nel camminare per strada e vedermi guardata come un fenomeno da baraccone. Qunado, poi, il ragazzo che amavo si fidanzò con una che sembrava la mia fotocopia ma con 30 kg in meno, beh...volevo morire. In 2 anni, tra anoressia e bulimia, ho perso 43 kg. ora ne peso 53 e sono sottopeso per la mia altezza (1.70), e nonostante abbia chiesto aiuto (ubn dietologo, una psicologa, i miei genitori, il mio dottore) amncora non l'ho trovato. ma non demordo. prima o poi ce la farò. prima o poi guarirò. Ed anche tu.
 
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1 replies since 23/11/2007, 21:24   204 views
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